21 giugno 2017
“Dopo mesi di incontri con l’amministrazione comunale di Fiumicino e con l’Acea e, grazie alla collaborazione e alla lungimiranza del sindaco Esterino Montino, nel rispetto della Legge, come ho sempre sostenuto in ogni assemblea pubblica dal primo giorno del mio insediamento in ARSIAL ovvero che l’acqua in provincia di Roma deve essere gestita dall’Acea, oggi finalmente abbiamo messo una pietra fondamentale per il risanamento igienico sanitario e per garantire l’acqua potabile in tutte quelle zone rurali fino ad oggi rimaste escluse.
Il ciclo idrico, che da oltre 15 anni non è più di competenza dell’Agenzia ma che nessuno si era mai adoperato per adeguare e garantire il servizio ai cittadini, verrà finalmente gestito dall’Acea, una grande azienda all’avanguardia e a maggioranza pubblica. L’ARSIAL deve occuparsi di agricoltura, assistenza tecnica e promozione e non può, nel rispetto delle norme, né d’altronde ne sarebbe in grado, gestire il servizio idrico.
Siamo coscienti dei disagi ancora oggi in corso in alcune zone vicino Roma dove stiamo continuando a provvedere alla fornitura idrica per i cittadini attraverso l’installazione di serbatoi alimentati da autobotti ACEA. L’auspicio è di risolvere presto le criticità e garantire il passaggio di tutti gli ex acquedotti ARSIAL all’Acea e ai Comuni di competenza”.
È quanto dichiara in una nota Antonio Rosati, amministratore unico ARSIAL, l’agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio.
Scritto da Redazione
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